Nuova Riveduta:

Genesi 4:7

Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo!»

C.E.I.:

Genesi 4:7

Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo».

Nuova Diodati:

Genesi 4:7

Se fai bene non sarai tu accettato? Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare».

Riveduta 2020:

Genesi 4:7

Se agisci bene non rialzerai il volto? ma, se agisci male, il peccato ti sta spiando alla porta, e i suoi desideri sono rivolti verso di te; ma tu lo devi dominare!”.

La Parola è Vita:

Genesi 4:7

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Genesi 4:7

Se fai bene non rialzerai tu il volto? ma, se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri son vòlti a te; ma tu lo devi dominare!'

Ricciotti:

Genesi 4:7

Forse, se farai del bene, non anche ne riceverai? Se invece farai male, non starà subito il tuo peccato alla tua porta? Ma l'appetito tuo ti starà sottoposto, e tu potrai dominarlo».

Tintori:

Genesi 4:7

Non è egli vero che se farai bene, avrai bene; e se farai male, il peccato sarà subito alla tua porta? Ma sotto di te sarà il desiderio di esso, e tu lo devi dominare».

Martini:

Genesi 4:7

Non è egli vero, che se farai bene, bene averai: e se farai male, sarà tosto alla tua porta il peccato? Ma l'appetito di esso sarà sotto di te; e tu gli comanderai.

Diodati:

Genesi 4:7

Se tu fai bene, non vi sarà egli esaltazione? ma altresì, se tu fai male, il peccato giace alla porta. Ora i desiderii di esso dipendono da te, e tu hai la signoria sopra lui.

Commentario abbreviato:

Genesi 4:7

Capitolo 4

La nascita, il lavoro e la religione di Caino e di Abele Gen 4:1-7

Caino uccide Abele, Caino maledetto Gen 4:8-15

La condotta di Caino, la sua famiglia Gen 4:16-18

Lamec e le sue mogli, l'esperienza dei discendenti di Caino Gen 4:19-24

La nascita di un altro figlio e nipote di Adamo Gen 4:25, 26

Versetti 1-7

Quando nacque Caino, Eva disse che ebbe un uomo dal Signore. Forse credeva che questi fosse la progenie promessa. In questo caso fu tremendamente delusa. Abele significa "vanità" quando credette di avere avuto la discendenza promessa con Caino, il cui nome indica "possesso", ella fu così soddisfatta di lui che un altro figlio fu considerato da lei come vanità. Osservate che entrambi i figli ebbero una chiamata. È volontà di Dio che ognuno abbia qualcosa da fare in questo mondo. I genitori devono far crescere i figli indirizzandoli al lavoro. "Dategli una Bibbia e una chiamata", disse bene Mr. Dod, "e Dio sarà con loro!". Possiamo ritenere che Dio abbia ordinato ad Adamo, dopo la caduta, di spargere il sangue di animali innocenti e dopo la loro morte bruciare in parte o interamente i loro corpi col fuoco. Così la punizione che i peccatori meritano, la morte del corpo e la collera di Dio, del quale il fuoco è un emblema significativo, si riscontreranno poi nelle sofferenze di Cristo. Osservate che il culto religioso di Dio non è una invenzione recente. Fu così dall'inizio: è la vecchia buona via, Ger 6:16. Le offerte di Caino e di Abele furono diverse. Caino mostrò un cuore orgoglioso e incredulo e così lui e la sua offerta furono rifiutati. Abele si presentò come peccatore e secondo l'intendimento di Dio poiché il suo sacrificio esprimeva umiltà, ubbidienza e fede sincera. Pertanto ricercando le benedizioni del nuovo patto di misericordia mediante la discendenza promessa, il suo sacrificio ricevette un segno dell'accoglienza divina. Abele offrì con fede mentre Caino no, Eb 11:4. In tutti i tempi ci sono stati due tipi di adoratori che qui vediamo prefigurati in Caino e Abele: da un lato ci sono i religiosi orgogliosi e lontani dal vangelo della salvezza, che tentano di soddisfare Dio in modi del tutto personali, e umili credenti che camminano con Lui secondo la sua rivelazione. Caino si accese di ira maligna contro Abele. Perciò coltivò pure uno spirito cattivo di scontentezza e ribellione contro Dio. Dio conosce tutte le nostre passioni e le scontentezze peccaminose. Non c'è ira, invidia o irritazione che sfugga al suo occhio sempre vigile. Il Signore parlò a quest'uomo ribelle: se egli si fosse giustamente comportato sarebbe stato accettato. Alcuni interpretano questo come un'intimazione di misericordia. "Se non fai il bene, pecchi, cioè, mentre il peccato è ancora alla porta tu puoi ancora sopraffarlo". La stessa parola indica peccato e offerta per il peccato. "Sebbene tu non abbia fatto il bene, non disperare ancora perché il rimedio è vicino": Cristo, la grande offerta per il peccato è alla porta, Ap. 3:20. E ben periranno nei loro peccati coloro i quali non andranno a quella porta a richiedere questa offerta per il peccato. L'accoglienza di Dio dell'offerta di Abele non cambiò il diritto di primogenitura, perché, quindi, Caino fu così arrabbiato? Le inquietudini peccaminose svaniscono conoscendo veramente e sinceramente le loro cause.

Riferimenti incrociati:

Genesi 4:7

Ge 19:21; 2Sa 24:23; 2Re 8:28; Giob 42:8; Prov 18:5; Ec 8:12,13; Is 3:10,11; Ger 6:20; Mal 1:8,10,13; At 10:35; Rom 2:7-10; 12:1; 14:18; 15:16; Ef 1:6; 1Ti 5:4; 1P 2:5
Giob 29:4; Prov 21:27; Eb 11:4
Ge 4:8-13; Rom 7:8,9; Giac 1:15
Ge 3:16

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata